“L’EMOZIONE DI VEDERE LA PASSIONE PER LA TERRA DARE IL SUO FRUTTO PIU’ PRELIBATO: IL VINO”.
Sabato 28 alle prime luci dell’alba tutti noi della rete vendita della BFG siamo alla volta di una delle cinque tenute dell’azienda Carpineto e precisamente quella di Montepulciano, dove si produce il famoso Nobile e il più diffuso Dogajolo.
Per citare qualche dato la tenuta che stiamo andando a visitare ha un’estensione di 184 ettari di proprietà, di cui 102 di vigneto che producono circa 7500 ettolitri di vino in elevazione, e ha cantine che contengono 14.500 ettolitri di vino in affinamento.
Questi freddi dati che ci vengono comunicati nel corso del percorso non rendono meno intenso il sentimento che pervade tutta la nostra giornata: “l’emozione”.
L’emozione che ci dà vederci tutti insieme, trascorrere una giornata nella bellissima terra toscana.
L’emozione che ci ha dato rivedere Mauro Chiominto, il responsabile commerciale Italia, al quale dobbiamo l’invito. Mauro è un ex collega ma soprattutto amico che è riuscito a coniugare la sua grande passione per il vino con le sue abilità commerciali.
Ed infine l’emozione che ci ha dato bere dell’ottimo vino.
All’arrivo a Montepulciano oltre a Mauro ci ha accolto uno dei cootitolari della Carpineto, Mike il quale ci accompagnerà per tutta la durata della visita, trasmettendoci il suo immenso amore per questa terra. La quale chiede grandi sacrifici come evidenzia l’iscrizione che si legge in rilievo sull’architrave della porta della cantina: VITIS FRUCTUS ET LABORI NOSTRI.
La forza emotiva comunicata è dirompente… quasi un monito per chi la prima volta si appresta a farvi visita. E’ necessario conoscere i signori Sacchet e Zaccheo, i padri fondatori della Carpineto, per comprendere a pieno il significato di questa iscrizione: raccontare un territorio attraverso i suoi frutti. Poiché il loro obiettivo era proprio quello di raccontare un luogo attraverso il miglior vino che quel territorio può offrire.
Montalcino, Montepulciano, Gaville, Gavorrano in Maremma e Dudda nel Chianti classico.. queste sono le tenute da cui oggi Carpineto ci emoziona.
Eloquente è l’apprezzamento internazionale che i vini Carpineto hanno ottenuto nel tempo, Mauro cita solo qualche riconoscimento dato ai “suoi” vini: 26 posto su 100 nella classifica di Wine Spector per il Nobile di Montepulciano nel 2015, successo bissato nel 2016 con un 76 posto su 100, solo questo ci dovrebbe bastare per comprendere quanto grande sia la volontà di produrre un vino di qualità, ma i riconoscimenti che ci elenca sono così tanti che è difficile tenerli a mente e quello che fa la differenza è la filosofia Carpineto.
La nostra giornata prosegue con una verticale nella quale abbiamo la fortuna di assaggiare i migliori vini nonché le migliori annate prodotte dall’azienda.
L’ospitalità è così calda che prosegue con un pranzo degno della migliore cultura culinaria toscana.
Ormai la visita volge al termine mentre stiamo ripartendo riflettiamo su quanto sia accresciuta la nostra cultura enologica attraverso questa esperienza abbiamo infatti compreso che è impossibile produrre un buon vino se alla base non c’è passione, emozione, natura e cultura: la vera filosofia di vita di Carpineto.